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SOS UMANITA'

  • Daniela Mastracci
  • 9 lug 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

"Anche quando l'umanità pare si perda,

RESTIAMO UMANI"

Cit. Vittorio Arrigoni


Espulsi dalla vita. La terra per loro non è più madre. Il cielo è sconosciuto, solo gelo, che sacrifici non vuole più. L'acqua non c'è, il ventre è secco. E tutto diventa crepe, che si rompono sotto i piedi stanchi con un sordo crak, per niente rassicurante. Eppure i piedi vanno, stanchi ma vanno. I capelli si attaccano al cranio, induriti di sudore e polvere. Le bocche sono tutte una screpolatura. Gli occhi vitrei per il troppo scrutare lontano. Ricerca di vita. Vite sospese alla ricerca di Vita. Eppure la vita li eaclude, non li vuole, e li caccia via, e poi ancora e ancora.

Non arrivano mai. E hanno sete. Hanno fame. I bambini piangono aggrappati alle madri. I seni sono rinsecchiti. Non danno più vita. I vecchi, però, sono ancora saggi e pensano che la vita, fino a che c'è, significa che non c'è la morte. E parlano le lingue antiche che adoravano il cielo e la terra, che seminavano e raccoglievano, che intagliavano, intrecciavano, cucivano e rammendavano. Che preparavano il fuoco e il cibo generoso. I vecchi sapevano tanto, e raccontavano ai più piccoli, li accoglievano nella vita che l'uomo canta, perché ringrazia il sole e la luna. E i bambini potevano sorridere, giocare, amare.

Ma i padri forti hanno perso la forza: senza speranza la forza se ne va, senza orizzonte la forza se ne va. Perché non sa più dove andare, perché andare...

Ma i piedi vanno. E poi, se i recinti non li ammazzano, se la fatica di lavori da schiavi, non li stende a terra per sempre, se le coperte scaldano la notte del deserto, quello del cuore e quello del mondo là fuori, se la febbre scende...allora forse si arriva al grande mare.



È bello il mare, è sogno, è nuovo orizzonte, è vita! La forza ritorna e con lei il coraggio. Una scintilla splende nelle piccole scure pupille.


E sono più belli gli occhi illuminati di speranza. E sanno di palpito, di cuori riaccesi, viventi, un altro po'.... Ma il mare è nero. Il mare non è buono. Il mare rovescia, sbatte, capovolge, asseta e affama.

SOS uomo! Un uomo chiama un altro uomo, la voce dell'uomo che cerca l'uomo, risuona tra le onde, si alza verso il cielo, perché il cielo la porti all'uomo. L'uomo che ascolta sarà pronto a riconoscere la voce dell'uomo? e risponderà? SOS uomo! Un altro come te ti chiama, perché ha bisogno di te.

Ricordi tu, uomo, quando avesti bisogno dell'uomo che ti chiama? Ricordi che anziché chiamarlo per farti aiutare, quando sembrava che tu cercassi la vita, tanta tanta vita, tu hai preteso, hai preso, hai strappato la vita? Riconosci in chi ti chiama, lo stesso cui tu non rivolgesti la parola? Eppure quell'uomo ti chiama: vedi? La parola ce l'ha, la voce esce e ti cerca, anche se tu non volevi che parlasse, lui ti parla, lui sa che sei uomo, come lui è, anche se tu non lo vedesti. Rispondi?

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